Coltivare biologico non è solo un modo di coltivare, è anche una filosofia di vita. Come è stato detto “non abbiamo ereditato la terra dai nostri predecessori, la stiamo prendendo in prestito dai nostri discendenti”. Non c’è alcun dubbio che coltivare utilizzando i principi dell’agricoltura biologica aiuti a proteggere l’ambiente e le persone che vi lavorano. Il principio base che sta alle spalle del vino biologico è quello di ottenere vino da uva senza l’utilizzo di fertilizzanti chimici, erbicidi, insetticidi o qualsiasi altra sostanza di sintesi chimica. Ciò a tutto vantaggio dell’ambiente e sicuramente anche del consumatore.
Fare sì che il terreno sia sano e biologicamente attivo è il nostro scopo principale. Questo significa coltivare il terreno utilizzando le colture di copertura invece degli erbicidi. Significa usare fertilizzanti naturali, come i concimi organici di origine naturale, significa sostituire i pesticidi con gli insetti utili, come le api, preziose per l’impollinazione e le coccinelle, che provvedono in maniera naturale all’eliminazione di tanti parassiti pericolosi. Nessuna meraviglia quindi che in un ecosistema così equilibrato sia facile trovare tra le viti e sugli alberi dei nidi di passero o di merlo, oppure notare la corsa di una lepre o alcuni fagiani tra i cespugli. La biodiversità, così come la intendiamo noi, favorisce l’equilibrio naturale tra le cose, creando un habitat ideale per insetti utili o nutrimento e rifugio per altri evitando così l’utilizzo di fitofarmaci e di insetticidi.